Che cosa è la NGO Ravera Children Rehabilitation Centre (RCRC)?
Si tratta di una Organizzazione Non Governativa (NGO) legalmente riconosciuta dal Governo della Sierra Leone e che collabora con il Ministero del Welfare, la polizia, gli ospedali e altre NGO nell’accogliere minori nel Centro di Lakka.
RCRC è coordinata e formata da SOLI operatori locali: una equipe multi-professionale che organizza e promuove tutte le attività cliniche, educative, riabilitative e amministrative necessarie per garantire sostegno ai bambini che accogliamo. Si tratta di circa 20 operatori (amministrativi, sanitari, educativi e addetti alla logistica e alla sicurezza) che da molti anni lavorano in questa organizzazione.
I progetti sono attivi in diversi punti della Sierra Leone, quindi gli operatori devono periodicamente muoversi utilizzando gli automezzi e le moto a disposizione. Tutti gli operatori hanno partecipato a numerosi corsi di formazione nel campo della psicologia e del counselling e costituiscono un punto di eccellenza nel loro paese.
La condivisione del progetto tra i volontari e il personale di RCRC avviene attraverso specifici momenti di condivisione e di meeting, dove vengono prese le decisioni comuni in tema di organizzazione e programmazione.






Chi sono i bambini ospiti della comunità?
Quando si parla di “neglect” ci si riferisce ad “un grave stato di incuria e di negligenza nel provvedere alle cure primarie necessarie al sano sviluppo psico-fisico ed emotivo del bambino”.
In Sierra Leone, come riportato dall’OMS e dai report dell’UNICEF, il 23% dei bambini è vittima di uno stato di incuria o addirittura di abbandono. Sono purtroppo molti i casi di abuso e sfruttamento sessuale, maltrattamenti fisici anche di gravissima entità e di bambini che sono costretti a lavorare precocemente.
Un altro problema riguarda i bambini con disabilità mentali, ad esempio l’autismo, che sono vittime di stigmatizzazione in quanto considerati indemoniati e quindi allontanati dai villaggi o privati di qualunque forma di assistenza e di cura.
I bambini solitamente vengono
portati nella Comunità di Lakka dalla polizia o inviati da ospedali o dallo stesso Ministero del Welfare. Rimangono nel centro tutto il tempo necessario per essere curati e successivamente, nei casi in cui è possibile, vengono inseriti in famiglie affidatarie pronte a prendersi cura di loro.
Quanti bambini possiamo ospitare nel nostro centro?
La comunità di Lakka può ospitare un massimo di 45/50 bambini, che diventano centinaia nell’arco dell’intero anno. Infatti questi vi rimangono fino a quando sono pronti per essere assegnati a famiglie affidatarie, che i nostri assistenti sociali seguono nel tempo. I minori hanno da 0 a 13 anni, ma talvolta il range di età aumenta poichè il centro è l’unico a fornire questo tipo di accoglienza, e quindi gli enti governativi chiedono di opsitare anche ragazzi e ragazze fino ai 15/16 anni.
Alcuni bambini vengono portati dalle istituzioni o abbandonati davanti al centro; altre volte, invece, sono i volontari a svolgere dei “blitz” notturni per individuare i bambini in difficoltà, costretti a vendere al o a prostituirsi.
Il centro costituisce un modello efficace perchè esplica la funzione clinica e riabilitativa pur mantenendo la struttura sociale di un villaggio africano: i bambini sono così inseriti in un contesto antropologico che è parte della loro stessa cultura Nella comunità sono presenti madri con bambini, che costituiscono l’asse portante del caring, soprattutto verso ospiti molto piccoli (0-18 mesi). In questo contesto si evitano gli effetti dell’istituzionalizzazione e dell’isolamento, lasciando, al contrario, spazio ad una vitalità che favorisce la resilienza dei bambini. Nel centro vi sono ampi spazi ludici ed educativi e la scansione delle giornate è regolata in base al progetto terapeutico.
Tra gli ospiti vi sono anche bambini affetti da disabilità mentale la cui permanenza nel centro è pertanto continua; costoro richiedono ovviamente una cura e una assistenza costante a garanzia del loro benessere.
