Il nuovo Centro Clinico e Riabilitativo di Tokeh

Il centro nasce dall’idea condivisa di mantenere una carattere “africano”, quello di un villaggio, garantendo una continuità tra il centro, “zona protetta”, e l’ambiente esterno. La “casa”, nel suo concetto più ampio, deve tenere conto delle categorie spaziali di chi la abiterà: in questo caso famiglie e bambini abbandonati che potranno, in quel luogo, vivere l’esperienza di comunità che i loro coetanei ancora hanno la fortuna di vivere in certi villaggi rurali del paese.

La parte del centro che sarà dedicata agli spazi ambulatoriali si inserisce nel medesimo schema di pensiero e ha le stesse logiche di funzionamento compositivo.

Gli edifici sono tutti a un piano, rialzati dal suolo per essere protetti dalle forti precipitazioni della stagione delle piogge. La struttura è coperta da tetti a ombrello, che consentono la circolazione dell’aria proteggendo però efficacemente sia dal sole che dalla pioggia e raccolgono le acque piovane da usare nella stagione secca.

La planimetria degli edifici è costituita in modo tale da svilupparsi a partire dai limiti esterni del compound e definendo differenti spazi di relazione più o meno grandi in funzione della necessità e dell’uso.

Questo schema, che trae ispirazione dalle baraccopoli, è stato pensato con materiali locali, semplici e durevoli e l’inserimento di spazi verdi per garantire interessanti benefici di tipo sociale, climatico e ambientale.

Il progetto ottimizza lo spazio sia rialzando leggermente il piano terra rispetto alla corte per proteggerlo dagli allagamenti e sviluppando in alcune parti un primo piano, sia definendo zone d’ombra e cortili interni.

Così facendo si distinguono spazi dedicati alle attività riabilitative, terapeutiche e di educazione dove i nostri operatori possono dedicarsi ai bambini, altri destinati ai momenti ludici e ricreativi dei piccoli e altri ancora riservati alle case dove vivono le famiglie dei nostri operatori.

In questo modo i minori, pur vivendo in uno spazio di cura e di tutela, che risponde ai bisogni di ciascuno, ritrovano il modello sociale più sano: quello che si trova nei villaggi rurali del Paese.